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Lehmann Il CantoTitolo | IL CANTO. ARTE E TECNICA

Autore | Lilli Lehmann

Curatore | Valentina Valente

Editore | Analogon

Dati: 2013 | pp. 276 | ISBN 9788890571367 | brossura o eBook

 


Un trattato di canto è quasi sempre anche un libro di memorie, soprattutto quando a l'autrice è una cantante celebre e celebrata come Lilli Lehmann, nei suoi 50, verso la fine di una lunga carriera internazionale: una trattazione soggettiva della tecnica dell’Arte del canto, fatta di sensazioni fisiche e mentali precise e dettagliate ricondotte alle loro cause fisiologiche, di esempi tratti da esperienze della sua vita artistica e personale e di quella di illustri colleghi e Maestri.

Il titolo ci svela già molto sul contenuto del libro e sull’autrice: Meine Gesangskunst, la mia Arte del canto. Dove tecnica e arte, consapevolezza e naturalezza, non sono che definizioni e distinzioni inutili se non perniciose, quando il fine è il primato della musica, della poesia, dei Maestri e delle loro opere.

Elisabeth Marie Lehmann (1848-1929), nata in una brillante famiglia di musicisti nella Germania guglielmina, cresciuta ed educata al canto e alla musica dalla madre arpista e cantante, con l’amata sorella Marie anch’ella cantante, amica di poeti e musicisti, come Richard Wagner (e prima interprete in molti ruoli delle sue opere, insuperata Brünnhilde e Isolde), favorita da re, regine, principi e imperatori, insignita di croci al merito e nomine a vita come Kammersängerin, ebbe una folgorante carriera che la portò a cantare più di 170 ruoli in 119 opere in tutta Europa e in lunghe tournée in America. Fu donna di cultura influente e impegnata: contribuì alla fondazione del Festival di Salisburgo, assumendone anche la direzione artistica, e divenne una delle più attive sostenitrici dell’Università del Mozarteum. Verso la fine degli anni ‘90 del 1800, ancora in carriera, si dedica con passione all’insegnamento (tra le sue allieve più famose Geraldine Farrar, Olive Fremstad, Viorica Ursuleac, Emmy Krüger, Germaine Lubin). Si ritirerà definitivamente dalle scene nel 1920, conducendo una vita sobria e semplice nella sua casa di campagna a Scharfling sul Mondsee, vegetariana convinta, come il suo amico Wagner, e animalista impegnata, circondata da mucche e caprette e dal suo amato cane Baby.

Nel 1902 pubblica a Berlino Meine Gesangskunst, che avrà numerose riedizioni e sarà tradotto in inglese e francese. Questa prima traduzione in lingua italiana si basa sull’edizione del 1922, l’ultima curata dall’autrice stessa.

 

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