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coverTitolo | IL PIANISTA ACCOMPAGNATORE

Autore | Gerald Moore

Curatore | Erik Battaglia

Editore | Analogon

Dati: 2013 | pp. 162 | ISBN 9788890571343 | brossura |

 


In questo libro, pubblicato per la prima volta nel 1943, Gerald Moore presentava al mondo per la prima volta la figura, sino a quel momento trascurata (o peggio bistrattata), del pianista accompagnatore, usando provocatoriamente il termine “Unashamed”, ovvero “sfacciato, privo di vergogna”. Con quell’aggettivo egli voleva rivendicare, per una volta senza modestia, l’importanza del pianista di Lieder e di musica da camera. Nessuno più di lui aveva titolo per farlo, poiché era stato proprio Moore a far emergere dall’ombra delle convenzioni romantiche (che esaltavano esclusivamente il solista virtuoso) la figura dell’uomo al pianoforte non più come abile comprimario o caratterista ma come coprotagonista sulla scena concertistica. Oggi quella rivendicazione non è forse più necessaria, perché quel ruolo è stato poi ricoperto “senza vergogna” dai più grandi pianisti e virtuosi della seconda metà del secolo scorso; ma il messaggio artistico di Moore resta attuale, nel suo invitare a trascendere l’individualismo senza rinunciare a comunicare emozioni personali. Nello stesso tempo, questo piccolo volume è un imperdibile trattato di arte pianistica applicata, una sorta di aurea sintesi tra quello sulla prassi clavicembalistica di Carl Philipp Emanuel Bach e L’arte del pianoforte di Neuhaus, con preziose indicazioni di tecnica dell’interpretazione e gustosi ricordi e aneddoti personali. Nella prefazione, Erik Battaglia (che aveva tradotto questo testo già nel 1990), traccia un ritratto di Gerald Moore all’epoca di YouTube, invitando a esplorare il grande oceano informatico alla ricerca di perle d’interpretazione che nel tempo non hanno perso né valore né lucentezza.

 

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